La Modernità in mostra a Rovigo

Parliamo ancora di arte, anche se a parlare in realtà sono sempre le immagini, i segni e le nuances di chi ha voluto esprimere la tensione e l’energia propria degli inizi del secolo scorso. Sono gli anni delle idee rivoluzionarie di Tesla, della fisica di Einstein e delle atrocità del primo grande conflitto mondiale. E l’arte racconta: ci svela emozioni e concetti attraverso le opere che hanno segnato il passo verso la modernità, verso quelle che saranno le astrazioni, le teorie e i movimenti della nostra contemporaneità.

Questa “narrazione” ha luogo a Rovigo, attraverso una mostra che si snoda tra le sale di Palazzo Roverella, proprio i questi mesi. Già dal 14 Febbraio e fino al 14 Giugno 2015, sarà possibile ammirare una serie di opere che hanno portato ad un importante rinnovamento nei linguaggi dell’arte, infrangendo schemi, consuetudini e tradizioni per introdurre invece il “movimento” e la possibilità di “contaminazioni tra i generi”.
Si apre così un percorso visivo che ha lo scopo di trasmettere al visitatore quel senso di forza, di libertà, di ineffabilità, di drammaticità e non da ultima di visionarietà che hanno caratterizzato questo periodo storico. Non è un caso che l’esposizione sia intitolata “Il Demone della Modernità”, suggerendo l’impeto e lo sconvolgimento che la società, la storia e quindi l’arte hanno saputo generare.

Si tratta di un’esposizione di rilievo – promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dal Comune di Rovigo e dall’Accademia dei Concordi – che attraverso l’arte ci descrive una modernità che va dalla fine dell’Ottocento ai primi tre decenni del Novecento, passando dalle emozioni inquiete a quelle sublimi ed indescrivibili, dal conscio all’inconscio, dagli incubi ai sogni. La mostra, curata da Giandomenico Romanelli, è suddivisa in varie sezioni e i protagonisti di questa mostra sono alcuni dei grandi artisti italiani ed europei provenienti dall’Italia, la Francia, la Germania e la Lituania fino al profondo Nord. Marc Chagall, Mikaloius K. Čiurlionis, Paul Klee, Gennaro Favai, Alberto Martini, Gustave Moreau, Odilon Redon, Franz Von Stuck, Oskar Zwintscher, Carl W. Diefenbach, Felicien Rops, Guido Cadorin ed altri artisti saranno esposti in questa mostra eccezionale: mi raccomando, non perdetevela!

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