Non solo shopping: il piacere dell’arte anche a Natale

Se siete appassionati d’arte, non potete perdervi le ultime settimane delle tre esposizioni curate da Caroline Bourgeois, Michael Govan, Pierre Apraxine e Matthieu Humery. Le mostre sono dedicate alla luce, alla fotografia e ai media interpretati dalla pittura, la scultura, l’installazione e le performance. Allestite a Venezia, presso Palazzo Grassi e Punta della Dogana, sono in realtà già fruibili dal 13 Aprile, ma lo saranno ancora solo fino al 31 Dicembre 2014.

La mostra dal titolo “L’Illusione della Luce” (a Palazzo Grassi) si propone di esplorare i valori fisici, estetici, simbolici, filosofici e politici legati all’esperienza della luce che fin dal Rinascimento ha costituito anche una dimensione dell’arte. La luce viene esplorata in tutte le sue sfumature ed intensità attraverso le opere di diciotto artisti dagli anni Sessanta a oggi. Il visitatore è così invitato ad inventare un proprio percorso personale tra le opere e i loro molteplici significati connessi alla luce.
L’esposizione dal titolo “Resonance”, dedicata ad Irving Penn (sempre a Palazzo Grassi), riunisce 130 fotografie dalla fine degli anni ‘40 fino alla metà degli anni ‘80, 90 stampe di platino, 30 stampe d’argento, 4 stampe dye-transfer dai colori vivaci e 17 internegativi. La mostra ripercorre i grandi temi cari a Penn che hanno in comune la capacità di cogliere l’effimero in tutte le sue sfaccettature: dai ritratti dei grandi protagonisti del mondo della pittura, del cinema e della letteratura esposti accanto a fotografie etnografiche degli abitanti della Repubblica di Dahomey, degli aborigeni della Nuova Guinea e degli uomini del Marocco, sottolineando con forza la brevità dell’esistenza degli esseri umani, siano essi ricchi o indigenti, celebri o sconosciuti. È un percorso che promuove il dialogo e le connessioni tra le opere di diversi periodi e differenti soggetti in cui, comunque, la natura morta svolge un ruolo di primissimo piano. Pezzi iconici del suo lavoro si affiancano ad immagini molto poco conosciute (alcuni lavori non sono mai stati esposti prima) presentandoci la sua visione della modernità e la verità delle cose.
Nell’esposizione dal titolo “Prima Materia”, invece, si riscopre, si analizza e si narra della materia prima. Essa viene trattata mediante opere che utilizzano le quattro forme espressive fondamentali (pittura, scultura, installazione e performance) con un’esplorazione che si muove nello spazio tempo delle innovazioni artistiche dell’astrazione, nella forza dei media in generale intesi come connessione e condivisione, nella dimensione alchemica della materia prima, nella natura e nella filosofia . Abbandonatevi alla vostra sensibilità e venite a godervi questa specialissima occasione!

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